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Crosslab festeggia i primi cinque anni e rilancia la ricerca per l'industria del futuro
Finanziati dal MIUR con il bando “dipartimenti di eccellenza”, i laboratori CrossLab del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione sono diventati in cinque anni volano per la trasformazione digitale delle imprese del territorio. La visita del Rettore dell’Università di Pisa è stata occasione per fare il bilancio e aprire una nuova fase.
Si è chiuso con la visita del Rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi il primo quinquennio di attività di CrossLab, i laboratori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione aperti alle imprese e dedicati alle tecnologie abilitanti per la fabbrica intelligente.
da sinistra: Fulvio Gini, vicedirettore dipartimento di ingegneria dell'informazione Università di Pisa, Andrea Caiti, direttore dipartimento di ingegneria dell'informazione Università di Pisa, Giuseppe Anastasi, coordinatore esecutivo CrossLab, Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario UNIPI, Giovanni Stea, coordinatore esecutivo FoReLab, Riccardo Zucchi, Rettore Università di Pisa
Finanziati dal Ministero Università e Ricerca grazie al bando “dipartimenti di eccellenza” nel 2018, i laboratori sono diventati in questi anni un punto di riferimento per le aziende che necessitano di una ristrutturazione di metodi o processi per intraprendere la strada della trasformazione digitale.
“ I laboratori CrossLab dedicati alla ricerca sulla nuova industria- commenta il direttore esecutivo del progetto Giuseppe Anastasi - hanno ormai acquisito una rilevanza non solo locale, ma anche nazionale e internazionale, viste le numerose richieste di collaborazione da parte di aziende sia italiane che estere. Il progetto ha raggiunto, e di fatto ecceduto, gli obiettivi prefissi per i primi cinque anni, ed è stato il volano per un notevole incremento della quantità e qualità della ricerca e per lo sviluppo del territorio. Le collaborazioni con le aziende vanno dall’avvio di corsi di formazione al personale, a soluzioni progettate sulla base delle esigenze che le imprese stesse ci raccontano, fino a laboratori di ricerca congiunti con la presenza in loco dei nostri ricercatori e alla possibilità per le imprese di fare uso delle strumentazioni di ricerca all’avanguardia presente nei laboratori, per esempio per studiare linee di prodotto innovative Questa apertura al territorio e questo dinamismo hanno consentito ai CrossLab di colmare effettivamente il divario da sempre esistito tra ricerca e impresa, mettendo letteralmente allo stesso tavolo due mondi che solitamente si parlano poco. La nostra scommessa, vinta, era che solo in questo modo il nostro paese avrebbe potuto acquisire i mezzi e gli strumenti per fare fronte alle sfide della rivoluzione digitale”
“Il nostro lavoro non si ferma qui - aggiunge il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Andrea Caiti - dopo avere vinto nel 2018, infatti, il nostro dipartimento è stato riconfermato tra i dipartimenti di eccellenza dal MUR anche per il quinquennio 2023-27.Questo ci permetterà di avviare un ulteriore laboratorio, il FoReLab, dedicato alla ricerca di frontiera su tecnologie più futuristiche, per la cosiddetta “industria 5.0”. I CrossLab continueranno la loro attività di ricerca applicata, costituendo per il DII la principale cinghia di trasmissione della propria ricerca verso il mondo delle imprese, ma prepareremo anche il terreno per la nuova generazione di industria, autonoma, sostenibile, resiliente e centrata sulla persona. Anche questo non lo faremo da soli, ma assieme al mondo dell’impresa che vuole scommettere su ricerche e scenari di applicazione non immediati e più ampi e complessi”
"I CrossLab sono un esempio di come i finanziamenti del MUR per i “Dipartimenti di eccellenza” siano per le università linfa vitale per promuovere una ricerca di qualità, capace di dialogare con il territorio e le imprese - commenta il rettore Riccardo Zucchi - I risultati ottenuti dall’Università di Pisa con il nuovo bando sono molto incoraggianti: non solo sono stati riconfermati i dipartimenti di Ingengeria dell’Informazione e Civiltà e Forme del Sapere, ma a questi si sono aggiunti altri cinque dipartimenti - Biologia, Filologia, Letteratura e Linguistica, Fisica, Matematica e Scienze Veterinarie - che potranno disporre di significative risorse aggiuntive per sviluppare progetti e iniziative di ricerca in altri settori di punta del nostro Ateneo, con ricadute concrete sulla società”.